Il diabete può avere conseguenze devastanti, senza dimenticare le sue ripercussioni umane e le eventuali conseguenze dell’ipoglicemia. Oltre ai sintomi ipoglicemici possono derivarne disagio sociale, problemi mentali, conflitti interpersonali, perdita di coscienza o convulsioni, incidenti/traumi fino a poter arrivare a esiti fatali. Non va inoltre dimenticato che l’ipoglicemia si associa a molte delle caratteristiche psicologiche tipiche delle maggiori cause di stress: imprevedibilità, mancanza percepita o effettiva delle capacità di controllo, elevati livelli di vigilanza, conseguenze potenzialmente gravi o letali. La paura dell'ipoglicemia è rilevante anche per la sua capacità di accrescere lo stress, le preoccupazioni e l'ansia, e per l’impatto negativo che esercita sulla qualità della vita e sulle relazioni sociali.
Individui con diabete, siano essi adulti o adolescenti, bambini con diabete di tipo 1, adulti con diabete di tipo 2, e loro familiari o amici stretti: tutti sono coinvolti dal timore delle ipoglicemie. E questa paura non è una prerogativa esclusiva dei soggetti trattati con insulina, perché anche i soggetti con diabete di tipo 2 non insulino-trattati possono provare ansia per episodi ipoglicemici in grado di ridurre il benessere e provocare disagio emotivo.1 Gli episodi ipoglicemici vengono definiti in maniera differente nei vari studi, e possono essere caratterizzati dalla presenza di uno o più dei seguenti fattori:
In uno studio australiano su soggetti con diabete di tipo 1, episodi di ipoglicemia severa hanno accresciuto la paura dell'ipoglicemia e lo stress legato al diabete, oltre ad aver ridotto il benessere emotivo.2 Lo studio MILES, condotto nei Paesi Bassi, ha osservato come i sintomi depressivi siano altrettanto predittivi della paura dell'ipoglicemia quanto lo è un’anamnesi positiva per ipoglicemie severe.3 In uno studio condotto in Spagna su oltre 4000 pazienti, un’anamnesi positiva per eventi ipoglicemici è risultata associata alla paura dell’ipoglicemia e a un peggioramento della qualità della vita.4 Tra i fattori predittivi della paura dell'ipoglicemia negli adulti con diabete di tipo 1 e di tipo 2, negli adolescenti e nei bambini con diabete di tipo 1 vi era l’aver precedentemente sperimentato un’ipoglicemia; inoltre, la paura stessa dell'ipoglicemia costituiva un fattore di predisposizione all'ansia. In Arabia Saudita si sono ottenuti risultati simili negli adolescenti (13-18 anni) per quanto riguarda i fattori predittivi della paura dell’ipoglicemia, che comprendevano il sesso femminile, più iniezioni giornaliere di insulina, un’età più avanzata e la durata del diabete.5 A far sorgere la paura dell’ipoglicemia ha contribuito anche l’anamnesi positiva per eventi ipoglicemici, con episodi frequenti, lipotimie, ipoglicemie notturne e nel sonno, a scuola o con gli amici.5 In uno studio condotto negli Stati Uniti specificamente rivolto alla paura delle ipoglicemie negli adolescenti, un’ipoglicemia severa e l’ansia caratteristica costituivano fattori predittivi della paura dell’ipoglicemia. Inoltre, i genitori di questi adolescenti riponevano scarsa fiducia nelle capacità dei loro figli di saper risolvere le crisi con il “glucosio d’emergenza” in caso di necessità.6 È interessante notare come esista una relazione tra eventi ipoglicemici e disturbo da stress post-traumatico (post-traumatic stress disorder, PTSD): soggetti che hanno sperimentato il timore di ipoglicemie e si sono sentiti in pericolo di vita avevano maggiori probabilità di ricevere diagnosi di PTSD.7
Coniugi e partner non diabetici di soggetti con diabete di tipo 1 presentano livelli di paura dell'ipoglicemia più elevati dei pazienti stessi, il ché può provocare un forte impatto sulle dinamiche relazionali: il partner non diabetico deve assumersi la responsabilità e la preoccupazione dell’assistenza, procurando snack, controllando la glicemia durante le ipoglicemie e organizzandosi per le emergenze8. In questo modo vive notevoli preoccupazioni, stress e ansia per l’ipoglicemia e per le potenziali conseguenze di tali eventi.8 I coniugi/partner di soggetti con diabete che hanno sperimentato episodi severi di ipoglicemia riferiscono maggiori conflitti con il proprio coniuge affetto da diabete, una maggior paura dell'ipoglicemia e disturbi del sonno maggiori (dovendo vigilare durante la notte), rispetto a coniugi/partner di soggetti con diabete che non hanno mai sperimentato episodi ipoglicemici.9
Paura dell’ipoglicemia e sintomi di disturbi mentali in genitori di bambini con diabete di tipo 1 possono essere causati proprio dalla patologia dei loro figli. Alcuni dei noti problemi di salute mentale rilevati in questa popolazione sono:10-14
Come dimostrato da uno studio australiano,15 la paura dei genitori per le ipoglicemie ha determinato una riduzione della qualità della vita nei figli, mente la paura del bambino si associava a livelli più elevati di HbA1c.15 Sfortunatamente, infatti, questa paura delle ipoglicemie da parte dei genitori ha determinato un aumento oltre la media dei valori glicemici, innalzando i livelli di HbA1c e le rilevazioni su sangue capillare.6,12,15
Present disclosure: The presenter has reported that no relationships exist relevant to the contents of this presentation.
Written by: Debbie Anderson, PhD
Reviewed by: Marco Gallo, MD